Formulo la presente in nome e per conto del Centro Studi Abusi Psicologici
(CESAP) e della Associazione Familiari Vittime delle Sette (FAVIS), per
rappresentare quanto segue.
I fatti traggono origine dal decesso dell’aderente del Centro Olistico ANIDRA
di Borzonasca, sig.ra Roberta Repetto, cui é seguito l’arresto della “guida spirituale” di tale Centro, sig. Vincenzo Paolo Bendinelli, nonché del dirigente medico presso l’Ospedale di Manerbio, Dott. Paolo Oneda, nell’ambito del proc. pen. n. 6096/19 RGNR pendente innanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova.
La provvisoria imputazione, come al Centro Anidra probabilmente noto, é
quella di omicidio volontario in concorso- per il quale é stata emessa misura cautelare detentiva - violenza sessuale continuata in concorso, circonvenzione di incapace continuata in concorso.
Ciò detto, le mie Assistite, lungi dall’offendere la reputazione del Centro
Anidra, si sono limitate ad evidenziare come tale Associazione risulti aver accolto
alcuni promotori della “Nuova Medicina Germanica”, che si presenta alternativa alla medicina tradizionale ed alle sue terapie. CESAP e FAVIS hanno dunque sollecitato (come loro diritto) l’intervento degli Ordini Nazionali dei Medici e degli Psicologi, quello del Ministro della Sanità e quello del Parlamento nei confronti di teorie e di quei trattamenti alternativi che non sono supportati da rigorosi riscontri scientifici e che possono condurre a conseguenze gravissime come in questo caso.
Pertanto CESAP e FAVIS hanno invitato gli organismi in questione a prendere maggiori informazioni sull’evento accaduto presso il Centro Olistico Anidra, che é cosa diversa da una accusa generica al Centro complessivamente inteso.
Orbene: quest’ultimo, con riferimento alla vicenda e dunque al CESAP e alla
FAVIS, dichiara in un comunicato quanto qui di sèguito si riporta:
“Apprendiamo da alcuni organi di stampa che pseudo-associazioni, dalla dubbia legalità e credibilità, in lotta per il ripristino del reato fascista già abrogato perché incostituzionale, vogliono equiparare e far credere che i centri olistici siano delle sette. Purtroppo la ricerca di pubblicità a buon mercato da parte di profittatori privi di ogni cognizione di causa può solo generare confusione oltre che alimentare sospetti sulla professionalità degli operatori del mondo olistico compresi i soci e i collaboratori del Centro Anidra che non risultano né indagati né accusati di alcunché.”.
Deve ritenersi che tali asserzioni siano gratuite e gravissime al tempo stesso,
profondamente lesive- queste sì- della reputazione delle mie Assistite.
In primo luogo il Centro Olistico ANIDRA é certo a conoscenza che CESAP e FAVIS, lungi dall’essere “ associazioni, dalla dubbia legalità”, sono da tempo enti giuridicamente riconosciuti e, come tali, tutelati dall’Ordinamento Nazionale. È
inoltre certo a conoscenza che CESAP e FAVIS sono ben lungi dall’essere
“associazioni di dubbia credibilità”, posto che non solo a tutt’oggi vi sono- a loro
firma e contributo- iniziative parlamentari in materia di manipolazione mentale ed abusi psicologici, ma che sono in costante collaborazione con Procure della
Repubblica e Squadre Anti Sette presso le Questure per la repressione di crimini
gravissimi. Nondimeno, a CESAP e FAVIS si rivolgono quotidianamente famiglie di
persone, giovani e meno giovani, a cui esse prestano aiuto ed assistenza nei momenti più bui della loro vita. Parimenti, il Centro Olistico ANIDRA é certo a conoscenza- o dovrebbe esserlo- che CESAP e FAVIS non sono “(…) in lotta per il ripristino del reato fascista già abrogato perché incostituzionale”, per la semplice ragione che sanzionare la manipolazione mentale é esigenza che si ritrova già nel Diritto Romano, nella Rivoluzione Francese, nei Codici Pre-unitari, nel Codice Zanardelli del 1889.
In sostanza: non é che si vuol “far credere che i centri olistici siano delle sette”, ma da quanto emerge appare indubitabile che il fatto occorso alla sig.ra
Repetto sia un fatto estremamente allarmante, su cui CESAP e FAVIS hanno chiesto e chiedono l’attenzione massima delle Istituzioni.
Al contrario, altamente lesivo della reputazione delle mie Assistite é il
sostenere in modo del tutto apodittico che esse sono alla “ricerca di pubblicità a
buon mercato” e che sono composte da “profittatori privi di ogni cognizione di
causa”.
È di tutta evidenza che tali condotte diffamatorie sono ancor più gravi
perché incidono non solo nella sfera associativa di ciascun aderente, ma
anche in quella privata, con tutti gli ingenti ed irreparabili danni che ne
derivano.
Le mie Assistite, mio tramite, diffidano pertanto il Centro Olistico
ANIDRA a cessare tali condotte in tempi del tutto immediati ed intimano
altrettanto immediata rettifica, da effettuarsi non oltre gg. due dalla ricezione
della presente, a cura e spese del Centro Olistico ANIDRA e con lo stesso
mezzo di pubblicità.
In difetto le mie Assistite provvederanno senz’altro avviso a adire ogni
sede giudiziaria per la tutela dei propri diritti.
Valga la presente anche ai fini della costituzione in mora e di interruzione
della prescrizione.
Avv. Paolo Florio
Commenti